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TERROIR E VIGNETI

I nostri vigneti, che oscillano tra i 300 e 580mslm, arrivando a toccare il punto più alto della DOCGI i nostri 37 ettari di vigneti producono noti vini DOC e DOCG, tra cui: Vernaccia di San Gimignano, Chianti dei Colli Senesi, Chianti Colli Senesi Riserva, San Gimignano Rosso e naturalmente i pregiati vini IGT.

Casaccia

Ad una quota altimetrica appena più bassa (260 m s.l.m) si trovano i terreni della casaccia. Qui vi è un perfetto equilibrio tra le classi granulometriche che compongono il suolo, un basso contenuto di sostanza organica e soprattutto una percentuale ancora superiore di scheletro sotto forma di roccia tipicamente Toscana: il galestro. Evidenti in alcune parcelle la presenza di ferro che contribuisce alla colorazione rossa del suolo. La presenza importante di scheletro rende il terreno meno atto ad immagazzinare acqua. È quindi un terreno più propenso a generare deficit idrico rispetto alla zona della cantina. Da queste terre prendono vita i nostri rossi: il supertuscan IGT “A DI Angiolini” , il “Birbone”, il chianti DOCG “stradina” e il chianti riserva “ le chiacchere”.

Cantina – La Villa

Situata intorno al borgo si trova a circa 320 m s.l.m.. Rispetto alla zona di casalchino, nel suolo aumenta la percentuale di scheletro e diminuisce quella di argilla. Il suolo risulta ben strutturato, favorevole all’approfondimento radicale e generoso riguardo all’alimentazione idrica di ciò che vi si coltiva. Queste caratteristiche mettono la vite al riparo dalla siccità anche negli anni meno piovosi. E’ quindi una zona ideale per la produzione dei bianchi.
Da queste terre prendono vita la Vernaccia La Villa , il IGT Vermentino “ Bagioge”e l ‘IGT Sauvignon

Casalchino

Qui si trovano i vigneti più alti dell’azienda (in media 420 m.s.l.m). I terreni sono caratterizzati da un’elevata presenza di argilla, una quasi assenza di scheletro e dalla scarsità di sostanza organica. Per queste caratteristiche, la capacità del suolo di immagazzinare acqua è elevata ma con una bassa propensione a renderla disponibile per la pianta. Di conseguenza, qui si trovano i vigneti più soggetti allo stress anossico e soprattutto allo stress idrico, vista anche l’esposizione ai venti che soffiando in maniera costante durante il periodo primaverile-estivo, aumentano l’evapotraspirazione. E’ però grazie a questa ventilazione, così come all’altitudine, che l’umidità non si accumula a lungo e la vegetazione si asciuga rapidamente. Questo ci permette di mantenere le uve sane fino alla piena maturazione, anche quando questa avviene ad ottobre inoltrato.
Da queste terre in quota più alte prendono vita le DOCG Vernaccia Acqualiole, Carrobacco e Scialle bianco e l IGT rosato “Badalui” e la DOC Sangimignano rosso “Ghinzano”

LEBBI
Terreno misto
Esposizione: sud est
Vernaccia di San Gimignano
Altitudine: 230 mt
POGGIONE
Terreno sabbioso, poco misto, con presenza di roccia subvulcanica
Esposizione: sud est
Vernaccia di San Gimignano, Petit Verdot, Cabernet F., Cabernet S.
Altitudine: 290 mt
ALBERINI
Terreno misto
Esposizione: Una parte a nord e una parte a sud
Trebbiano, Sangiovese
Altitudine: 260 mt
CASACCIA E SETTEPRODE
Terreno misto, poco ghiaioso, con presenza di roccia subvulcanica
Esposizione: nord-est
Sangiovese, Merlot, Vernaccia Di San Gimignano
Altitudine: 260 mt
STILLO
Terreno misto, poco ghiaioso, con presenza di roccia subvulcanica
Esposizione: sud-est
Sangiovese, Merlot, Vernaccia Di San Gimignano
Altitudine: 260 mt
MANDORLO
Terreno sabbioso, con presenza di roccia subvulcanica
Esposizione: nord-est
Malvasia, Trebbiano, Vernaccia di San Gimignano
Altitudine: 290 mt
RENATA
Terreno sabbioso, poco ghiaioso
Esposizione: nord
Sangiovese
Altitudine: 270 mt
SOTTO CAPANNONE
Terreno misto prevalentemente sabbioso
Esposizione:ovest
Vernaccia di San Giminignano
Altitudine: 320 mt
CILIEGIO
Terreno sabbioso, di fondale marino, con ricca presenza di fossili marini pliocenici
Esposizione:ovest e sud-ovest
Vermentino, Sauvignon blanc
Altitudine: 320 mt
SOTTO L’ORTI
Terreno sabbioso, di fondale marino, con ricca presenza di fossili marini pliocenici
Esposizione:prevalentemente est
Sangiovese, Cabernet S., Canaiolo
Altitudine: 320 mt
SOTTO LA VILLA
Terreno sabbioso, di fondale marino, con ricca presenza di fossili marini pliocenici
Esposizione:nord, nord-est
Vernaccia di San Gimmignano
Altitudine: 320 mt
BARBERINO
Terreno mattaione
Esposizione:nord-ost
Merlot , Ciliegiolo, Sangiovese
Altitudine: 320 mt
GHINZANO BASSO
Terreno misto, metà creta senese e metà roccia pliocenica
Esposizione:est
Vernaccia di San Gimignano, Sangiovese, Cabernet S.
Altitudine: 410 mt
ALBANO
Terreno sabbioso, poco misto
Esposizione:nord-ovest
Vernaccia di San Gimignano
Altitudine: 410 mt
GHINZANO ALTO
Terreno argilloso di origine calcarea
Esposizione:nord-ovest
Sangiovese
Altitudine: 430 mt
CASALCHINO
Terreno argilloso di origine calcarea
Esposizione:est, sud-ovest
Pinot Noir
Altitudine: 460 mt

Approfondimenti

Il terroir rappresenta l’insieme dei fattori che convivono in un territorio agricolo; ovvero la magica combinazione delle caratteristiche del suolo, del vitigno, del clima e dell’uomo che agisce con essi per il raggiungimento del prodotto vino rendendolo unico e inimitabile.
TERRENI DI SAN GIMIGNANO (tratto dal disciplinare di produzione della Vernaccia di San Gimignano)
Il territorio di produzione ricade interamente all’interno del Comune di San Gimignano, collocato
nella parte Nord-Ovest della provincia di Siena, nel cuore della Toscana, a metà strada tra la costa
tirrenica e la dorsale appenninica. E’ un territorio collinare collocato tra i 67 ed i 629 m s.l.m., i suoli sono di origine pliocenica, risalenti a 6,8- 1,8 milioni di anni fa.
I terreni destinati alla produzione della DO San Gimignano, in tutte le tipologie, sono quelli formatisi sui depositi pliocenici marini e costituiti da sabbie gialle (tufo) ed argille gialle e grigie che risultano, a loro volta, spesso stratificate su argille più compatte e presenti in profondità. Inoltre sono terreni fortemente caratterizzati dalla presenza di sabbia dotati di scheletro e scisti argillose, la cui combinazione crea condizioni favorevoli per la penetrazione delle radici delle piante.

Sono
generalmente dotati di sostanza organica grazie anche alle ripetute lavorazioni e avvicendamenti
colturali a cui sono stati sottoposti nel corso dei secoli. La diversa combinazione percentuale tra
sabbia, argilla, sostanza organica e scheletro che caratterizza i singoli suoli è l’elemento pedologico
determinante dal punto di vista viticolo-enologico per l’esaltazione della sapidità e capacità di
invecchiamento, caratteristiche che accomunano le diverse tipologie della D.O San Gimignano.
L’altitudine dei vigneti è compresa tra i 70 ed i 500 m s.l.m, con pendenza ed esposizione variabile a seconda dei versanti collinari dove gli stessi sono ubicati.
E’ un’area caratterizzata da un clima sub-mediterraneo con estati piuttosto siccitose, inverni piuttosto freddi e piovosità concentrate in due periodi: tardo autunno-inizio inverno e fine inverno-inizio primavera.
Le temperature sono quelle tipiche della fascia climatica di appartenenza. Le precipitazioni medie
annue si aggirano attorno ai 700 mm, mediamente distribuite in 83 giorni di pioggia e presentano un
minimo relativo in estate e un picco in autunno. La zona beneficia in tutti i periodi dell’anno di una
buona ventilazione. Rari gli episodi di nebbia.

ANNATE

Storico delle annate di raccolta

Annata 2022

Nonostante un inverno siccitoso, le piogge di inizio aprile hanno permesso di alimentare la vite a livello idrico durante la primavera, ricevendo qualche modesta integrazione in aprile e maggio. Già da fine maggio la scarsità di precipitazioni e le medie di temperatura già tipiche del periodo estivo hanno fatto presagire un’annata di canicola e siccità. Questo presagio si è concretizzato in realtà nel corso dei mesi successivi e, solo le piogge di metà settembre hanno permesso di rompere questa tendenza climatica. L’annata è stata comunque precoce rispetto alla media con un inizio della vendemmia intorno al 20 di agosto per i bianchi.

Annata 2023

Il germogliamento è stato nella media grazie ad un inverno giunto tardi (dopo la metà di gennaio) ma comunque freddo. Le temperature primaverili si sono mantenute al di sotto delle medie climatiche in termini di temperatura, notevolmente superiori per quello che riguarda la piovosità. Mai prima del 2023 si erano registrati così tanti millimetri di acqua caduti tra aprile ed inizio giugno. Nonostante questa prima parte di annata piovosa e più fredda rispetto alla media, in estate il clima ha avuto una svolta radicale con temperature in netto aumento al punto di esaurire gran parte della riserva idrica del suolo, facendo apparire sulle piante sintomi di deficit idrico. Il clima secco è perdurato fino all’inizio di Novembre permettendo di stabilire un altro primato: una vendemmia senza piogge e senza un giorno di interruzione per impraticabilità dei terreni o